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Grotta di Santa Ninfa

Informazioni e Servizi

La sede della riserva naturale, il Centro Visitatori ed il Centro Esplora Ambiente (museo naturalistico e centro di educazione ambientale coinvolgente ed interattivo) sono ubicati al Castello di Rampinzeri, un antico baglio risalente al ‘600 di notevole interesse storico e culturale.

Il Centro è visitabile solo su prenotazione chiamando ai numeri:

329.8620473 – 74 – 75

Come arrivare

Per chi viene da Palermo, da Trapani e da Mazara del Vallo, la riserva è raggiungibile tramite l’autostrada A29 Palermo/Mazara del Vallo uscendo allo svincolo di Salemi o a quello di Santa Ninfa. Una volta raggiunto il centro abitato, occorre seguire la segnaletica per la riserva ed il Castello di Rampinzeri.

La riserva è anche raggiungibile tramite la Strada Statale a scorrimento veloce Palermo–Sciacca (SS 624), uscendo a Salaparuta e proseguendo in direzione dei ruderi di Salaparuta, del Cretto di Burri e poi di Santa Ninfa.

Il Centro Esplora Ambiente

È un centro visitatori e un punto informativo in cui scoprire la riserva naturale e i servizi offerti. È un museo naturalistico coinvolgente ed interattivo, che racconta la storia della riserva naturale e del più vasto territorio attraverso esposizioni tematiche, ricostruzioni di ambienti, plastici tridimensionali, video, allestimenti didattici. È un centro di educazione ambientale in cui esplorare il territorio e in cui sperimentare concretamente gli affascinanti equilibri naturali. È un centro di documentazione in cui approfondire i temi della geologia, degli ambienti naturali, della conservazione della natura.

Il Centro Esplora Ambiente, ubicato all’interno del Castello di Rampinzeri ed inaugurato nell’aprile 2016, è basato sul coinvolgimento diretto dei visitatori e su un apprendimento anche di tipo sensoriale ed emotivo.

Escursioni

 

 

La rete sentieristica della riserva naturale consente di raggiungere i luoghi più importanti dell’area protetta e del comprensorio, di ammirare le suggestive forme carsiche e la diversità della flora e della vegetazione.
Le escursioni lungo i sentieri sono libere; in caso di gruppi numerosi (oltre 20 partecipanti) occorre concordare con l’Ente Gestore la data dell’escursione per evitare sovrapposizioni con altri gruppi. Il numero massimo di partecipanti alle escursioni è fissato in 50.
È possibile richiedere la guida di un operatore della Riserva almeno 10 giorni prima della data prevista per l’escursione, contattando l’ufficio della riserva (3298620473-74-75, santaninfa@legambienteriserve.it).

Le escursioni in grotta non sono attualmente consentite per motivi di studio e di sicurezza. La grotta è visitabile solo da speleologi iscritti a gruppi speleologici ed in regola con la copertura assicurativa e da ricercatori per motivi di studio, a seguito di autorizzazione rilasciata dall’Ente Gestore.

Nel comprensorio della riserva sono inoltre presenti altri percorsi in rete con il Museo etnoantropologico gestito dall’Ufficio Forestale di Trapani, ricco di strumenti della civiltà contadina, e con il Parco NaturAvventura Finestrelle.

 

Per le escursioni lungo i sentieri indossate scarpe da ginnastica o da trekking, pantaloni lunghi, cappellino per il sole, giacca impermeabile in caso di cattivo tempo; portate sempre con voi una borraccia d’acqua.

Proposte didattiche

La Riserva Naturale ha elaborato numerose proposte didattiche finalizzate soprattutto alla scoperta ed alla conoscenza del territorio protetto, attraverso concrete attività esplorative sia sensoriali ed emozionali che scientifiche e razionali. Sono rivolte agli istituti scolastici di ogni ordine e grado (dalla scuola materna agli istituti secondari di II grado) e possono essere svolte all’interno del Centro Esplora Ambiente o in campo, nel territorio protetto; su richiesta gli operatori possono recarsi per specifiche attività concordate presso le scuole.

La Riserva naturale promuove inoltre le iniziative di sensibilizzazione ambientale di Legambiente (Festa dell’Albero, Puliamo il Mondo, ecc.) e organizza specifiche attività didattiche anche su richiesta delle scuole ed in relazione alle esigenze specifiche delle singole classi: laboratori, seminari per studenti e docenti, progetti di educazione ambientale.

Proponiamo coinvolgenti attività didattiche e laboratori tematici, da svolgere al Centro Esplora Ambiente e negli spazi esterni limitrofi, anche alle famiglie e ai gruppi di bambini e ragazzi in visita.

Le attività didattiche non prevedono la visita alla Grotta, area di massima tutela della riserva.

Il Castello di Rampinzeri

Il Castello di Rampinzeri è situato su un promontorio collinare ad una quota di circa 500 m s.l.m., da cui domina tutta la vallata sottostante. A dispetto del nome, si tratta in realtà di un antico baglio, risalente nelle sue parti più antiche ad un periodo compreso tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, come testimoniato dal sistema delle volte a botte ed a crociera, ancora ben visibili, e dalle fondazioni tardo-medievali ad arco a tutto sesto, su cui poggiano le mura perimetrali.

Fondato nel 1600, fu proprietà di Don Luigi Arias Giardina, nobile palermitano che sedette nel parlamento Siciliano e che fu fondatore, primo barone e marchese di Santa Ninfa. Nel corso del ‘700 e dell’800 ha subito diverse trasformazioni architettoniche che lo hanno nobilitato con una facciata neogotica, ripresa nell’adiacente cappella.

Tra il 1790 e il 1866 la masseria ebbe un notevole sviluppo ad opera del Cav. Giuseppe De Stefani, sindaco di Santa Ninfa e Consigliere Provinciale, che provvide alla ristrutturazione ed alla nobilitazione del Castello, all’ampliamento dei fabbricati di servizio posti intorno al cortile principale ed alla edificazione della chiesetta di famiglia. Il baglio conobbe il suo massimo momento di notorietà il 17 agosto 1937, quando l’allora re Vittorio Emanuele III° di Savoia, accompagnato dal principe ereditario Umberto II, dal Duca Amedeo D’Aosta e dal capo del governo Benito Mussolini, assistette dal terrazzo del baglio di Rampinzeri alle grandi manovre militari che si tennero nel territorio di Santa Ninfa.

Del Castello di Rampinzeri si narra anche nel “Gattopardo”: “…si era giunti alla fattoria di Rampinzeri: un enorme fabbricato …… sulla porta solidissima …… un Gattopardo di pietra …; accanto al fabbricato un pozzo profondo, vigilato da eucaliptus, offriva muto i vari servizi dei quali era capace …… sapeva fare da piscina, da abbeveratoio, da carcere, da cimitero …”.

Al piano terra si trovano diversi ambienti di varie dimensioni, comunicanti tra loro e caratterizzati da soffitti portanti a botte, anticamente adibiti ad alloggi per il personale di servizio, allo stoccaggio delle scorte alimentari, a ricovero per animali. Il primo piano, costituito da 6 stanze tra loro collegate, ospitava invece gli ambienti di rappresentanza della famiglia proprietaria.

L’area in cui sorge il Castello fu denominata “Villa Fata” dal nome della montagna antistante che lo sovrasta. Nell’area è presente anche una ricca sorgente carsica che negli anni passati irrigava un grande giardino, oggi impoverito dall’abbandono e dai diversi incendi che lo hanno percorso, ma sempre di grande suggestione.

Il complesso del Castello di Rampinzeri è stato acquistato ed in parte restaurato dal Comune di Santa Ninfa grazie ad un finanziamento europeo per la tutela e la gestione delle aree naturali protette; parte dei locali sono stati infatti affidati alla riserva naturale “Grotta di Santa Ninfa” e sono stati destinati a sede, centro visitatori, museo naturalistico e centro di documentazione dell’area naturale protetta. Il Castello di Rampinzeri ospita anche la Mostra permanente di Preistoria “Pietra prima cultura” , il club ippico “Scuderia dell’alba” e il ristorante “Castello di Rampinzeri”.

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